Estetista – Qualifica Professionale

Estetista-300Il corso di durata biennale (1.800 ore) prevede il rilascio dell’Attestato di Qualifica Professionale di ESTETISTA (art. 40 – L.R. 18/85) legalmente riconosciuto.

I destinatari dell’intervento proposto, saranno costituiti da tutti coloro che ne facciano espressa richiesta e sottoscrivono il contratto di iscrizione. L’ammissione è consentita a tutti, purchè abbiano compiuto almeno il 16° anno di età e siano in possesso della licenza media. L’integrazione del numero degli allievi, in caso di dimissionari, potrà essere effettuata entro lo svolgimento del primo quarto di corso.

Destinatari: Giovani in cerca di occupazione nel settore del benessere
Titoli Rilasciati: Qualifica professionale di Estetista
Annualità: 2
Categoria: Autofinanziato e legalmente riconosciuto ex Art. 40 L.R. 18/85
Sede: Via Marsala, 19 Reggio Calabria e Via Carrera San Gregorio, 21 Reggio Calabria
Inizio del Corso: Sono aperte le Preiscrizioni. Sarai ricontattato per la data di avvio del Corso
Durata: 1800 ore
Durata in Aula: 1440 ore
Durata Tirocinio / Stage: 360 ore
Assenze: 30 % sul totale ore (1800)
Orari del Corso: 08:00 – 12:00 oppure 15:00 – 19:00
Numero Posti: 20
Requisiti di Accesso: Età minima 16 anni, licenza media
Sviluppo del Corso: Il programma didattico dell’azione formativa, sarà caratterizzato da una serie completa di lezioni teoriche e pratiche nonché dalla fase di stage/tirocinio. La fase pratica, sarà rappresentata essenzialmente, oltre che dalle simulazioni e dallo studio di tecniche e discipline professionali, tenendo sempre conto della diversità dell’utenza alla quale é riferita anche dalla fase di stage, atta a trasmettere e far acquisire una formazione adeguata necessaria all’espletamento di alcune funzioni innovative, nonché valida per assicurare una maggiore capacità organizzativa ed imprenditoriale nel contesto lavorativo nel quale l’azione si riferisce. Gli allievi del corso disporranno di laboratori estetici e sale di bellezza attrezzate, di supporti audiovisivi, verranno fornite dispense costituite da testi di base, specialistici e manuali. Verifiche periodiche permetteranno di sperimentare in concreto la preparazione professionale acquisita. Il programma didattico dell’iniziativa sarà caratterizzato da moduli didattici, aventi le finalità di sviluppare l’intelligenza razionale, la relatività la capacità di acquisire nuove conoscenze e di sviluppare nuove abilità attraverso un percorso integrato che prevede l’informazione, l’orientamento, la formazione e le esperienze di lavoro (stage/tirocinio) presso le stesse aziende proponenti.
Moduli Didattici:
Materie I° Anno
Presentazione
Orientamento
Orientamento in progress
Orientamento in uscita
Informatica
Pari opportunità
Organizzazione aziendale
Igiene e prevenzione nei luoghi di lavoro
Lingua Inglese
Nozioni di psicologia ed Etica Professionale
Diritto del lavoro e sindacale (di base)
Elementi di normativa sulla privacy
Igiene e Profilassi
Massaggio corpo
Trattamenti viso
Trattamenti corpo
Manicure e Pedicure
Tecniche del Make – Up
Str. E Tec. Professionali
Scienze dell’alimentazione – Dietologia
Anatomia e Fisiologia
Chimica e farmacologia
Tecniche della Comunicazione
Cosmetologia
Dermatologia
Materie II° Anno
Orientamento
Informatica
Pari opportunità
Organizzazione aziendale
Igiene e prevenzione nei luoghi di lavoro
Lingua Inglese
Diritto del lavoro e sindacale (di base)
Elementi di normativa sulla privacy
Nozioni di psicologia ed Etica Professionale
Diritto del lavoro e sindacale (di base)
Elementi di normativa sulla privacy
Igiene e Profilassi
Massaggio corpo
Trattamenti viso
Trattamenti corpo
Manicure e Pedicure
Tecniche del Make – Up
Str. E Tec. Professionali
Scienze dell’alimentazione – Dietologia
Anatomia e Fisiologia
Chimica e farmacologia
Tecniche della Comunicazione
Cosmetologia
Dermatologia
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Modulo di Iscrizione al Corso Estetista - Qualifica Professionale
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OPERATORE DEL BENESSERE – ESTETISTA

Premessa

Per molti anni la figura professionale dell’estetista è stata vista con molta diffidenza soprattutto per la mancanza di una regolamentazione che ne stabilisse le competenze. Prima del 1979 le scuole di formazione professionale non avevano un riconoscimento formale e le materie d’insegnamento erano insufficienti alla preparazione di personale qualificato.
Con l’istituzione delle prime scuole autorizzate dalle Regioni, invece, il percorso formativo si è notevolmente allungato e il 4 gennaio 1990 finalmente, la professione dell’estetista è stata regolamentata da una legge nazionale che ne definisce il ruolo e le competenze. Sulla base di tale norma: l’attività di estetista comprende le prestazioni e i trattamenti eseguiti sulla superficie del corpo umano il cui scopo esclusivo o prevalente sia quello di mantenerlo in perfette condizioni, di migliorarne e proteggerne l’aspetto estetico, modificandolo attraverso l’eliminazione o l’attenuazione degli inestetismi presenti. Tale attività può essere svolta con l’attuazione di tecniche manuali, con l’utilizzo di apparecchi elettromeccanici per uso estetico e con l’applicazione di prodotti cosmetici definiti dalla legge n. 713 dell’11 ottobre 1986. Sono escluse le prestazioni dirette in linea specifica ed esclusiva a finalità di carattere “terapeutico”.

Profilo professionale

L’estetista si occupa di cure di bellezza, che presta la propria opera per plasmare, correggere, prevenire o modificare inestetismi fisici, restituendo nel contempo all’individuo, insieme all’aspetto desiderato, la fiducia in se stesso e mettendolo nella condizione migliore per piacersi. L’estetista agisce in modo altamente qualificato, lavorando sia sul corpo sia sulla psiche intervenendo in maniera armonica e salutare e restituendo al cliente quell’immagine di sé che si perde quando non si convive bene con la propria persona. Esamina la pelle dei clienti e insieme a loro, decide il tipo di trattamento e quali prodotti applicare. Può svolgere il suo lavoro con tecniche manuali, con l’utilizzo di strumenti o con l’applicazione di prodotti cosmetici. Non può invece svolgere prestazioni di tipo medico o a scopo terapeutico. L’estetista si occupa della pulizia della pelle, make-up, varie tecniche di depilazione, manicure e ricostruzione delle unghie, pedicure, eliminazione delle callosità. L’attività di estetista può essere svolta insieme a quella di acconciatore, purché si sia i possesso dei requisiti professionali richiesti per lo svolgimento di entrambe le professioni. Può lavorare anche presso reparti di cosmetica dei grandi magazzini o in centri benessere, cliniche e saloni di bellezza. Per lo svolgimento della sua attività utilizza prevalentemente macchine per trattamento viso/corpo, utensili per la depilazione, pinzette, lampade, lenti d’ingrandimento, cosmetici (maschere, lozioni, trucco). Donare la bellezza è un’arte e come ogni arte può essere appresa. Così come per ogni altro mestiere, non ci si improvvisa estetiste dalla sera alla mattina, bisogna ovviamente avere una propensione innata per questo lavoro, occorre senso estetico, abilità manuali e autonomia decisionale, il percorso formativo non si concluderà mai visto che quello dei servizi per l’estetica è un mondo in continua evoluzione, che vede la progressiva introduzione di metodi e macchinari sempre nuovi. Nel corso degli studi si apprenderanno le tecniche necessarie per eseguire tutti i trattamenti di estetica di base, dalla pulizia del viso al pedicure, dalla depilazione alla manicure, il programma comprenderà materie di carattere teorico e pratico, imparando principi di anatomia, dermatologia, chimica, cosmetica. Questa figura si confronta con le tendenze della moda e i desideri dei clienti, tenendosi aggiornato sui nuovi prodotti offerti dal mercato e sulle diverse tecniche e metodi di lavorazione, fra i quali il computer, per simulare più soluzioni estetiche, attraverso l’elaborazione di foto che aiutino il cliente nelle proprie scelte. I professionisti di questo settore utilizzano le proprie conoscenze stilistiche, psicologiche e sociali per consigliare la clientela anche nella scelta di tagli e pettinature adatte al viso e allo stile di vita delle diverse persone. Buona parte delle ore di corso sono dedicate alle competenze relative al settore dell’Estetica, in cui si apprende l’utilizzo delle attrezzature, dei prodotti e degli strumenti per un trattamento estetico completo. Il percorso è caratterizzato da materie di base e professionalizzanti affrontate secondo un metodo di apprendimento fortemente orientato al settore di riferimento, attraverso la realizzazione di situazioni reali in aula e in laboratorio.

Normativa di settore

La Legge 04/01/1990 n.1 “Disciplina dell’attività di estetista” ha ridefinito le condizioni, i presupposti istituzionali ed i requisiti professionali indispensabili per esercitare in forma autonoma la professione di ESTETISTA. Viene delineato un nuovo profilo professionale di estetista differenziato rispetto alla figura dell’acconciatore e nettamente distinto dagli operatori sanitari. E’ stato innalzato il livello di professionalità richiesto per legge e di conseguenza il ruolo della formazione professionale è divenuto più centrale per l’accesso alla professione autonoma. La Legge prevede, infatti, l’aumento a tre anni dei corsi di qualificazione di base, introducendo un nuovo corso di qualificazione per dipendenti e soci che hanno raggiunto una certa anzianità lavorativa, ed infine prevede una forma di riqualificazione per quegli operatori che alla data in vigore della Legge non avevano ancora maturato l’anzianità prevista dalla Legge stessa. La Legge Regionale 19/03/99 n.5 “Disciplina della qualificazione professionale dell’attività di estetista nella Regione Calabria in attuazione della legge 4 gennaio 1990, n.1” ha inteso definire in maniera più dettagliata la qualificazione professionale dell’attività di Estetista nel territorio della Regione Calabria, in conformità ai principi stabiliti dalla legge 4 gennaio 1990, n. 1 e dalla legge 21 dicembre 1978, n. 845 e dalla legge regionale 19 aprile 1985, n. 18, prevedendo la frequenza di un corso biennale di qualificazione di base della durata di 900 ore annue istituito o riconosciuto dalla Regione Calabria ai sensi della legge 21 dicembre 1978, n. 845 e della legge regionale 19 aprile 1985, n. 18, con il superamento di un esame finale a norma dell’articolo 22 della legge regionale 19 aprile 1985, n. 18; ovvero, per i soggetti già in possesso della qualifica professionale di base, la frequenza di un corso annuale di 3° anno di specializzazione di 900 ore, sempre istituito o riconosciuto dalla Regione Calabria ai sensi delle predette leggi n. 845/1978 e legge regionale n. 18/1985, o inserimento lavorativo di un anno, certificato in qualità di dipendente presso un’azienda di Estetista o Laboratorio medico specializzato, previo il superamento, al termine del corso di specializzazione o del periodo lavorativo, di un apposito esame teorico-pratico davanti alla Commissione prevista dall’articolo 6, comma 4 della legge 4 gennaio 1990, n. 1 e dal successivo articolo 3 della presente legge. La Regione Calabria, ai sensi della legge 21 dicembre 1978, n. 845 e dalla legge regionale 19 aprile 1985, n. 18, e nel rispetto delle disposizioni contenute all’articolo 6 della legge 4 gennaio 1990, n. 1, predispone programmi ed itinerari formativi per l’esercizio dell’attività di Estetista secondo i principi previsti dalle norme regionali in materia di formazione professionale. Tra le materie fondamentali di insegnamento teorico-pratico, in ottemperanza a quanto disposto dall’articolo 6, comma 3 della legge 4 gennaio 1990, n. 1, prevede che si acquisiscano competenze in specifici ambiti disciplinari quali cosmetologia, nozioni di fisiologia e di anatomia, nozioni di chimica e di dermatologia, massaggio estetico del corpo, estetica, trucco e visagismo, apparecchi elettromeccanici, nozioni di psicologia, cultura generale ed etica professionale.

Mercati Occupazionali di riferimento

Uno studio, presentato alla Camera dei Deputati, condotto con interviste su un campione d’imprese e di consumatori, ha disegnato un quadro articolato del settore dell’estetica. Il 74,5% degli italiani non ha diminuito la spesa per l’estetica nell’anno in corso e prevede di aumentarla nel prossimo anno: fiducia nella ripresa o irresistibile voglia di piacersi?. Quel che è sicuro è che l’estetica e la cura della bellezza sono importantissimi per quasi sette italiani su dieci, che giudicano irrinunciabile la spesa per i prodotti di cura dei capelli, di cura e igiene del corpo, del trucco, di profumi e deodoranti. Il 62% degli intervistati dichiara che «la crisi non ha cambiato sostanzialmente le abitudini di spesa per questo insieme di prodotti e servizi, perché alla propria cura, al proprio benessere e al proprio aspetto estetico non si può e non si deve rinunciare». Infatti, nell’ambito di una congiuntura spesso drammatica per altri comparti, il settore ha tenuto: il mercato nel 2009 è cresciuto dello 0,3% e ha raggiunto un valore di 9,1 miliardi di euro. L’industria Estetica occupa 35.000 addetti (che diventano oltre 200.000 considerando anche l’indotto) e da diversi anni non registra contrazioni sui livelli occupazionali (Mercato in crescita: +2,5% nel 2009). Il mercato della bellezza è immune dalla crisi. Lo dicono gli ultimi dati di Unipro, che sottolineano come nel nostro Paese nel 2009 si è registrata una crescita del 2,5%. Che le italiane (e anche gli italiani, in maniera sempre più consistente da qualche anno a questa parte) fossero molto attente all’estetica è da sempre noto. Ma a sorprendere è il fatto che, mentre si risparmia per il divertimento e per gli stessi alimenti, di trucchi, creme e profumi proprio non si può fare a meno. Crescono del 4,8% anche le vendite di prodotti per il corpo (a 1,23 miliardi). I profumi femminili restano i più venduti (545 milioni di euro, +3,9%), seguiti da dentifrici (487 milioni, +2%), shampoo (480 milioni, +1,1%), bagni schiuma (453 milioni -1,1%), creme antirughe (444 milioni, +2,6%), a testimonianza che la cura della propria immagine sia sempre più importante per gli italiani. [fonte Tgcom]. Ma il termine Mercato non significa delineare i macro scenari dell’economia nazionale, piuttosto studiare e comprendere le caratteristiche e le regole del proprio mercato di riferimento. Tale considerazione è ancora più valida per l’attività imprenditoriale dell’Estetista che, data la circoscrizione territoriale del raggio d’azione, risulta saldamente ancorata e influenzata dalle caratteristiche del mercato locale. Per quel che riguarda la “domanda” bisognerebbe porsi nell’ottica di non vendere servizi ma di offrire soluzioni a problemi e/o esigenze. I clienti potenziali si possono distinguere in funzione della “motivazione” che li spinge alla richiesta di servizi di cura dell’immagine ma anche in funzione del sesso, della fascia di età (giovanissimi, donne giovani, uomini giovani, donne mature) e del reddito: variabili che incidono pesantemente sulla tipologia dei bisogni espressi e sul comportamento d’acquisto. Nella valutazione dell’opportunità anche imprenditoriale occorre, quindi, focalizzare il target al quale s’intende rivolgersi (donne, uomini, giovanissimi, ecc.), ciò incide sia sulle scelte strategiche (mix dei servizi offerti, modalità di comunicazione, politica dei prezzi), sia sulle scelte operative (arredamento dei locali, orari di apertura, localizzazione dell’attività …);

Bellezza e benessere: un settore in crescita, ma un settore non ancora maturo, dove forte è la richiesta di prodotti e servizi da parte dei consumatori, rappresentando un’area di mercato dove grandi sono i margini di miglioramento e più interessanti le prospettive di inserimento. Attualmente infatti il settore che offre le migliori garanzie, concrete e di investimento è quello legato alla bellezza, al dimagrimento e al benessere. Secondo i dati dell’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) si tratta di un mercato potenziale di 11 milioni di clienti, in continua crescita a causa delle condizioni della vita moderna. La cura del corpo e la ricerca della forma fisica per soddisfare i canoni estetici contemporanei è un altro trend che da anni interessa l’Italia e le società occidentali, un business che solo in Italia, e solo per quanto riguarda i centri benessere in franchising, muove oltre 350 milioni di euro all’anno. Per questo i centri estetici in franchising offrono oggi le migliori condizioni d’investimento. Investire nel franchising dei saloni di bellezza e aprire un centro benessere significa poter contare su un ampio bacino di potenziali clienti, su una forte domanda, su un trend di crescita costante e su un settore di mercato emergente e redditizio. Il franchising è una delle scelte più sicure e più promettenti per chi vuole iniziare una nuova attività o intende fare un investimento ad alto rendimento. L’iniziativa progettuale risulta pertinente rispetto alle esigenze del mercato del lavoro Nazionale, ai progetti di sviluppo territoriali e soprattutto alle esigenze espresse dalle imprese locali. L’articolazione del progetto, infatti, si definisce completa e commisurata alle aspettative finali, tenendo conto di tutte le varianti che costituiscono l’intervento. L’immediata possibilità d’inserimento nel M.d L. degli allievi qualificati, sarà garantita dall’integrazione dell’iter formativo stesso: partneriato, informazione, orientamento, formazione, stage/tirocinio, ecc e attraverso il totale coinvolgimento dei discenti da parte della struttura organizzativa e didattica. Le risorse umane e strutturali, messe a disposizione dai soggetti, partner dell’iniziativa, rappresentano il valore aggiunto dell’idea progettuale, permettendo una formazione in aula adeguata ai tempi, ed una formazione specialistica attraverso la fase di stage svolta presso aziende leader nel settore.

RIFORMA Legislativa

Il 18 Gennaio 2010, la Camera dei Deputati apre le porte agli estetisti italiani, invitati alla conferenza stampa per la presentazione della nuova legge sulla disciplina dell’attività di estetista. Una legge pensata e voluta fortemente da ConfEstetica, l’Associazione Nazionale degli Estetisti, ed un appuntamento importantissimo per tutto il settore dell’estetica e del benessere. Punti chiave della nuove legge, la risoluzione della piaga del lavoro nero e la massima tutela della salute pubblica. Obiettivi ambiziosi e determinanti per la rilevanza assunta negli ultimi vent’anni da questa categoria. Eliminazione dell’abusivismo e tutela della salute pubblica ottenute attraverso due armi principali: alta formazione e professionalizzazione. La nuova legge istituisce requisiti di accesso culturalmente più qualificanti per la categoria; un albo professionale nazionale e percorsi di formazione continua nei diversi ambiti di interesse dell’estetica. La nuova legge per la disciplina dell’attività di estetista, sostituirà la vecchia legge 1/90, che ha ormai adempiuto alla sua funzione di sviluppo del mercato estetico, ma che ai giorni nostri risulta oramai obsoleta e poco rispondente alle vere esigenze degli estetisti italiani. Dopo due anni di studio, indagini e gestione dei suoi associati, gli estetisti italiani conquistano la Camera dei Deputati, per dare importanza alla categoria e costruire insieme i nuovi orizzonti dell’estetica. Il lavoro nero lo si sconfigge solo ed esclusivamente quando l’attuale mestiere di estetista, da artigiano diventa una professione regolarmente riconosciuta ( vedi biologi, psicologi, dentisti ecc. ecc). La legge attuale infligge 6 mesi di reclusione a chi esercita una professione abusiva, questa è una pena, che non si può infliggere all’estetista, in quanto non esercita una professione ma un mestiere artigiano. CONFESTETICA sta lottando affinché l’ESTETISTA venga riconosciuta una professione, questo vuol dire ottenere:

1- tirocinio di un anno per accedere all’esame di stato;

2- esame di stato per accedere al collegio nazionale degli estetisti;

3- iscrizione al collegio nazionale degli estetisti e il suo relativo albo professionale.

Solo così si sconfigge il lavoro abusivo e CONFETETICA si sta battendo affinché questo accada al più presto. Più cultura e professionalità per debellare questa piaga che ci affligge. La modifica dell’iter formativo dell’estetista professionista è conseguente e procede di pari passo con l’istituzione dell’Albo Professionale. Concretamente, si realizza nella proposta di programmi formativi confacenti alle esigenze di conoscenza e aggiornamento di un estetista professionista a livello base e avanzato. Il diploma di estetista professionista potrà essere conseguito solo dopo il diploma di maturità, quindi ci si potrà iscrivere alle scuole di formazione per estetisti professionisti, soltanto dopo i 5 anni di scuole secondarie superiori. Questo non vuole essere un criterio di scelta elitario o restrittivo, ma semplicemente, una ragazza o un ragazzo che si affacciano a questo mondo, devono farlo con consapevolezza e senza pressioni dovute alla mancanza di lavoro o alla poca voglia di studiare ed applicarsi. La formazione specifica per estetisti professionisti, sarà organizzata in 3 anni formativi, durante i quali si svolgeranno lezioni pratiche e teoriche, secondo un programma di studi definito a livello nazionale, in modo che ciascun estetista uscito dalla scuola, abbia le stesse conoscenze di base in tutto il territorio nazionale. Attualmente, ciascuna scuola o ente di formazione, in base a ciò che prevede la Legge 1/90, propone materie cosiddette fondamentali e altre materie utili per la professione, ma non esiste un programma universale nazionale sul quale fare affidamento e nemmeno una selezione di docenti e specialisti del settore che possano garantirne la qualità.

Il praticantato (ex-tirocinio), si svolgerà nei 6 mesi successivi all’ottenimento del diploma di estetista professionista. Durante questo periodo, il praticante non potrà iscriversi all’albo professionale, bensì al Registro dei Praticanti Estetisti del Collegio Nazionale della sua Regione o Provincia. L’iscrizione dei praticanti al Registro di appartenenza, garantirà loro la certezza di entrare in un centro estetico ed iniziare a lavorare, continuando ad apprendere le mansioni della professione sul campo. L’Esame di stato o esame di abilitazione, in Italia permette il libero esercizio, previo superamento, di alcune professioni: avvocato e medico, ad esempio, per le quali occorre anche l’iscrizione ad un ordine professionale. L’Esame di Stato è obbligatorio dopo il periodo di praticantato; si svolgerà a livello nazionale, una volta l’anno, soltanto in seguito al superamento di tale esame riconosciuto su tutto il territorio italiano, il praticante diventerà estetista professionista e potrà accedere all’Albo Professionale. I titoli per l’accesso all’Esame di Stato, sono conferiti dal diploma di estetista e dal voto assegnato al praticante dal titolare del centro estetico presso il quale si è svolta l’attività di praticantato. In caso di mancato superamento dell’Esame di Stato, il praticante rimarrà tale con la conseguente impossibilità di gestire o aprire una propria attività.

Per tutti i professionisti in attività prima che queste modifiche entrino in vigore, sarà riconosciuta per equipollenza la qualifica di estetista professionista e potranno iscriversi all’Albo, previo superamento dell’Esame di Stato, entro due anni dall’entrata in vigore delle modifiche.


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